Valdastico. A Pedescala 82 rintocchi ricordano le vittime dell’eccidio, causato dalla follia partigiana.
Una toccante cerimonia è quella che si è svolta ieri in ricordo delle vittime di Pedescala, Forni e Settecà durante la commemorazione dell’eccidio del 30 aprile 1945. La sofferenza per una tragedia impunita che ha ancora dei particolari controversi, sebbene ormai definita nelle linee generali, è la pesante eredità che gli abitanti delle tre frazioni di Valdastico si portano dietro da 70 anni e che ha reso la celebrazione particolarmente sentita e solenne. Il 30 aprile del 1945, mentre le truppe tedesche sono in ritirata lungo la vallata, vengono attaccate da un gruppo di partigiani. Sei soldati tedeschi rimangono uccisi, mentre i partigiani fuggono tra i boschi. Ha il via così la rappresaglia: non riuscendo a trovare i responsabili i tedeschi decidono di massacrare la popolazione civile di Pedescala, e poi quella di Forni e Settecà. Nella strage vengono barbaramente uccise 82 persone, tra cui 8 donne, il parroco e un bambino di 5 anni. Dopo la ritirata della colonna tedesca, il 2