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Visualizzazione dei post da luglio, 2015

Violenze alla manifestazione per l'eccidio di Schio, denunciati quattro anarchici vicentini

Erano in circa duecento persone alla contro manifestazione organizzata per protestare contro la commemorazione per il massacro compiuto nella notte tra il 6 e il 7 luglio del 1945, a guerra terminata, da un gruppo di ex partigiani a Schio. Come ogni anno le associazioni di estrema destra depositano una corona di fiori (foto) davanti alla biblioteca civica e tengono una orazione funebre per ricordare le vittime. E come ogni anno c'è la protesta in piazza Rossi delle sigle di estrema sinistra e dell'Anpi, manifestazione alla quale in quest'occasione hanno preso parte anche venticinque anarchici, non legati ai centri sociali vicentini Arcadia e Bocciodromo. I quali, senza preavviso, hanno cercato di aggirare il servizio d'ordine predisposto dalla Digos di Vicenza per cercare di aggredire alle spalle i militanti di destra. Gli agenti si sono accorti degli spostamenti e li hanno fermati, tenendoli a debita distanza. A distanza di un paio di settimane, però, visionando i

Eccidio di Schio, i violenti dei centri sociali con mazze e caschi fra i manifestanti

Centro storico blindato da carabinieri e poliziotti. Individuati elementi antagonisti provenienti dal Padovano, armati per lo scontro e identificati. SCHIO. Il 70° anniversario dell'eccidio ha portato nella piazza di Schio una tensione che non si respirava da anni. Ancora una volta il centro si è diviso tra rossi e neri, antifascisti e nostalgici, con circa 200 manifestanti. Quasi tutti, bisogna dire, dalla parte dei primi. Nel presidio della sinistra anche un gruppo di antagonisti venuti da Padova, scesi in piazza con caschi e mazze.Il gruppo ha tentato una sortita per aggirare il nutrito cordone di carabinieri, polizia di stato e locale, tra cui diverse unità in tenuta anti sommossa. L'area circostante la biblioteca civica, l'ex carcere mandamentale, dove il 7 luglio 1945 si consumò l'eccidio, era però blindata. L'efficace gestione dell'ordine pubblico, anche nei momenti di maggior concitazione, ha evitato conseguenze peggiori.IL BLITZ. Poco dopo le 11,