La "Foiba della Rosetta" a Tonezza del Cimone, dove il 1 maggio 1945, i partigiani infoibarono diciannove soldati tedeschi e una ragazza italiana di 19 anni, insieme al fidanzato milite della RSI. A seguito di un esposto del "Comitato Permanente Vittime Civili 30 aprile 45" di Pedescala, venne aperta un’inchiesta dall’allora sostituto procuratore A. Fojadelli verso la fine degli anni 90. Scriveva del 4 marzo 1998: di Tonezza, ove erano stati ritrovati pochi reperti, visto che i cadaveri dei militari germanici erano stati traslati negli anni cinquanta. Le segnalazioni della raccolta e sistemazione delle salme erano contenute nel dossier che il Comitato ha spedito a una dozzina di istituzioni italiane e internazionali per chiedere la riapertura delle indagini sull’ eccidio di Pedescala (82 vittime) e sulla Foiba di Tonezza (20 morti). Per quanto riguarda quest’ultima, un primo foglio del Comune di Tonezza, risalente al 30 marzo ’50, confermava il recupero a 43 metri