«Dopo il dolore dell’esodo di 350 mila italiani dalle terre dalmate-giuliane per sfuggire all’oppressione dell’esercito jugoslavo, e quello del silenzio per convenienza politica durato cinquant’anni su quelle sofferenze, la verità sta riemergendo con un sentimento di ricerca storica non più condizionato dalle ideologie»: questa la riflessione fatta dal vicesindaco Mattia Veronese durante la cerimonia di commemorazione del Giorno del ricordo sotto i Portici di piazza IV novembre a Noventa. Dopo la messa in Duomo e l’onore sotto una pioggia battente alla lapide di via Vittime delle foibe sulle note della banda comunale “Philarmonic Fantasy Band” alla presenza del Comitato Civico, vari assessori e consiglieri comunali, autorità militari, associazioni combattentistiche d’arma e vari cittadini, Mattia Veronese ha ricordato il «percorso avviato oltre dieci anni fa dal Comune per far comprendere specie alle nuove generazioni il dramma delle foibe e dell’esodo dalle loro terre di tanti