Ines Gozzi,
una bella ventiquattrenne di Castelnuovo Rangone (MO), è una studentessa
universitaria, laureanda in lettere. Conoscendo la lingua tedesca è diventata
l’nterprete del locale Comando Germanico. Ciò ha significato la salvezza del
paese quando i partigiani hanno ucciso due soldati tedeschi nella zona e questi
volevano distruggere l’abitato. E’ stata proprio Ines Gozzi a interporsi e a
battersi perchè la rappresaglia fosse evitata. Così, da quel giorno, tutti gli
abitanti di Castelnuovo Rangone lo sanno e gliene sono grati.
Ma tutti
sanno anche che la ragazza è fidanzata con un ufficiale della Guardia Nazionale
Repubblicana e questa è una colpa imperdonabile agli occhi dei “partigiani assassini -salvatori della
patria- ed eroi coraggiosi pluridecorati“!
La notte del
21 gennaio 1945 una squadra di partigiani della brigata “Garibaldi” fa irruzione in
casa Gozzi prelevando Ines e suo padre.
I due
vengono portati in un casolare in aperta campagna e qui, davanti al genitore
legato, la ragazza subisce le più atroci sevizie e le violenze più indicibili
da tutti i “coraggiosi”
componenti dell’”onorata” Brigata Garibaldi.
I partigiani
garibaldini ubriachi la posseggono a turno, la picchiano, gli sputano addosso,
le tagliano le unghie fino alla carne, gli spengono dei mozziconi di sigaretta
negli occhi, poi le urinano addosso.
Tutto questo orrore davanti al padre legato, costretto ad assistere al martirio
di quell’unica figlia nell’impotenza e nella consapevolezza che non ne
sarebbero usciti vivi. Dopo essersi accaniti contro la povera Ines, i
partigiani infieriscono su quel padre che oramai non si rendeva più conto di
cosa stesse accadendo tanto era il dolore che gli avevano provocato quei porci
stramaledetti!
Sui muri di Castelnuovo Rangone qualcuno scrive: “Bestie, avete ucciso la nostra salvatrice“.
All’alba del
22 gennaio 1945, dopo la lunga notte di baldoria, i “coraggiosi partigiani garibaldini“
finiscono padre e figlia con numerosi colpi di pistola alla testa. Verranno
ritrovati e riesumati alcuni giorni dopo.
Il corpo
della ragazza è tanto straziato, tanto sfigurato da dover essere nascosto agli
occhi della madre.
Questa
storia, tratta da “Il
Triangolo della Morte” Ed. Mursia, di Giorgio e Paolo Pisanò,
ripercorre una delle tante eroiche imprese della Brigata Partigiana per
eccellenza: “La Brigata
Garibaldi” ovvero il nucleo partigiano che ha combattuto con tenacia
e sprezzo del pericolo per la libertà e la democrazia.
È una delusione leggere queste verità cosa ci hanno raccontato i libri di storia .?
RispondiEliminaChe eroismo è mai questo ? Questi sarebbero stati i partigiani ? No ... semplici assassini
Un sacco di balle. Poi si elogia Pertini... perfino quelli di destra lo elogiano, senza informarsi sul personaggio che fu durante la guerra!
Elimina