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Isola Vicentina. Un monumento ricorda Attilio Franzan ucciso dai partigiani titini

L’omaggio a un eroe del passato è diventato l’occasione per dire grazie a quanti ogni giorno si spendono per garantire serenità e sicurezza.
Si è svolta lunedì mattina a Isola Vicentina la cerimonia per l’inaugurazione del nuovo monumento dedicato al carabiniere Attilio Franzan.
Dopo la medaglia d’oro al valore civile consegnata nel 2009 dall’Arma dei Carabinieri alla famiglia, ora il Comune ha eretto un vero e proprio epitaffio per onorare la memoria del suo eroe di guerra.
Il Carabiniere, nato a Isola Vicentina, è morto il 25 marzo del 1944, ucciso dai partigiani titini tra le montagne della Slovenia, in quello che è passato alla storia come l’eccidio di Malga Bala che si trova nell’alta valle dell’Isonzo, in provincia di Gorizia.
Una vera strage che è stata portata alla luce soltanto da qualche anno e nella quale hanno perso la vita, insieme a Franzan, altre undici persone. Attilio Franzan, insieme ai suoi compagni, era di guardia alla centrale idroelettrica di Bretto Inferiore, sempre in provincia di Gorizia, quando è stato sorpreso dai militari serbi.
La manifestazione in onore di Franzan si è aperta con la celebrazione della messa a Campo Santa Maria. Seduti in prima fila il sindaco di Isola Vicentina, Francesco Gonzo, il colonnello Giuseppe Zirone, il capitano dei carabinieri Massimo Soggiu, il questore di Vicenza Giampietro Gaetano e il rappresentante della Prefettura Luigi Vitetti.
Il monumento è stato costruito ai piedi del santuario di Santa Maria del Cengio in via Zanettin.
Il sindaco durante la celebrazione ha ricordato come questa vicenda di Malga Bala sia stata dissepolta dopo un lungo periodo di oscurità ed ha concluso il suo intervento dando all’evento una personale lettura in chiave moderna.
«La cerimonia di oggi è stata un momento molto importante per la comunità di Isola Vicentina – ha evidenziato il primo cittadino, Francesco Gonzo -. Colgo l’occasione per dire che questi momenti ci devono anche ricordare le difficoltà vissute ogni giorno dalle nostre forze dell’ordine che sono indispensabili per la salvaguardia e la sicurezza del Paese».
Valentina Magnarello GdV 15.10.2015

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