La
notte tra il 6 e il 7 luglio 1945 oltre cinquanta civili, uomini e
donne, furono massacrati a Schio. La guerra era finita da due mesi, si
ricominciava a vivere e a lavorare nella cittadina veneta, per
tradizione pacifica e intraprendente. L'avvio della ripresa era stato
rapido anche perché i tedeschi erano stati persuasi a non distruggere le
fabbriche prima di ritirarsi.
Che
cosa indusse quella notte un gruppo di giovani ex partigiani a lasciare
la pista da ballo, la gelateria, la passeggiata con la ragazza o la
fiera nella piassa de' mas'ci a mascherarsi e a imbracciare di nuovo il
mitra?
Questo
libro è un documento prezioso per comprendere e denunciare le ragioni
dell'eccidio, che ha scatenato una dura polemica tra parenti delle
vittime e presunti testimoni.
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