Nel marzo del 1958 si conclude, in Corte d'Assise di Vicenza, il processo per l'eccidio di Thiene: quattro condanne a 20 anni di reclusione con pena interamente condonata.
I partigiani romagnoli sono colpevoli di aver passato per le armi 25 militari che si erano arresi alla fine della guerra e rinchiusi nelle carceri cittadine. Mitragliati, senza processo, tra il 17 e il 19 maggio 1945 e spogliati, dopo morti, anche del vestiario e delle scarpe.
14 prigionieri furono ammazzati a Tezze di Covolo, nel comune di Lusiana e altri 11 sul Monte Cimone in comune di Arsiero.
Molti di loro erano giovanissimi, dei ragazzi.
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