Paggio era a capo della formazione paramilitare comunista “Volante Rossa”, nata a Milano nel 1945, e come tale si rese responsabile di una lunga lista di omicidi, in Lombardia, in Piemonte, in Emilia, nel famigerato “triangolo della morte”, e nel Lazio.
Si macchiò dell'assassinio delle seguenti vittime :
Rosa Bianchi Sciaccaluga , e la figlia Liliana. Furono uccise il 31 agosto 1945 a Milano, per il fatto di essere rispettivamente moglie e figlia di Stefano Bianchi Sciaccaluga, ufficiale della Decima Mas (fucilato dai partigiani il 26 aprile 1946) ;
Orlando Assirelli, commerciante, fu ucciso a Sesto San Giovanni (MI) il 27 gennaio 1946 ;
Franco De Agazio, direttore del periodico “il Meridiano d’Italia”, fu ucciso a Milano il 14 marzo 1947, perché responsabile di aver iniziato a pubblicare una serie di articoli che indagavano sull’”Oro di Dongo” (il tesoro di Mussolini trafugato dai partigiani), mettendo in dubbio la versione ufficiale ;
Enrico Meneghini, fu ucciso il 6 febbraio 1946, in quanto sospettato di appartenere alle SAM (Squadre d’Azione Mussolini) ;
Ferruccio Gatti, Generale decorato con medaglia al valore militare, morì in ospedale in seguito alle gravi ferite, il 13 dicembre 1947, dopo essere stato colpito perché sospettato di appartenere al FAR (Fasci di Azione Rivoluzionaria) ;
Il figlio tentò invano, eroicamente, di fare scudo con il proprio corpo, rimanendo gravemente ferito.
Michele Petruccelli, fu ucciso a Milano il 5 novembre 1947, perché militante dell’”Uomo qualunque” il partito politico dichiaratamente anti comunista ;
Giorgio Magenes Folli, agricoltore, anch’egli appartenente alla formazione politica dell’”Uomo qualunque”, fu linciato da una folla di comunisti, a Robbiano Mediglia (MI), aizzati dagli uomini della “Volante Rossa” ;
Felice Ghisalberti, reduce della RSI, fu ucciso a Milano il 27 gennaio 1949 ;
Leonardo Masazza, dirigente della fabbrica ”Olap”, fu ucciso a Milano il 27 gennaio 1949 ;
Paggio fu condannato all’ergastolo, ma non ha mai scontato nemmeno un giorno di carcere, poiché è sempre rimasto nascosto all’estero, protetto dal Partito Comunista Italiano, fino a quando l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, nel 1978, decise di porre fine alla sua latitanza, regalandogli la grazia.
Paggio, e i componenti della “volante rossa” vennero condannati per la seguente lista di reati :
Associazione a delinquere;
Detenzione di armi;
Omicidio di Ferruccio Gatti
Tentato omicidio di Margherita Bellingeri, moglie di Ferruccio Gatti;
Sequestro di persona (Italo Toffanello);
Omicidio di Felice Ghisalberti;
Omicidio di Leonardo Massaza;
Assalto al bar di via Pacini a Milano;
Invasione e danneggiamento della sede del giornale “Il Meridiano d’Italia”.
Paggio non ha mai espresso parole di pentimento o di dispiacere per gli assassinii compiuti, o tanto meno ha chiesto perdono ai familiari di quelle vittime cui Sandro Pertini sembra aver voluto negare giustizia, colpevolmente, senz’altro alibi che quello che evidentemente lo ha legato, in simbiosi, agli ambienti del terrorismo comunista.
Quale altro motivo può spiegare o giustificare un simile disprezzo per la Giustizia, tale da permettere ad un feroce assassino di non subire la giusta condanna per i reati commessi ?
Quale motivo ci può essere per negare ai familiari delle vittime una giustizia, già sentenziata dai Giudici e dai Tribunali, e permettere ad una vera e propria belva umana di godere della libertà impunemente ?
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